La necessità di misurare le informazioni è diventata acuta quando l'umanità ha fatto i conti con l'automazione del processo di calcolo. A metà del secolo scorso sono apparse le scienze relative all'elaborazione delle informazioni, quindi sono sorte le basi della moderna divisione in porzioni. Nel 1948 fu dato il nome dell'informazione minima, ormai accettata ovunque.
Per misurare la quantità di informazioni del computer, vengono utilizzate unità chiamate "bit" e "byte". Un bit è l'unità più piccola possibile che può contenere informazioni su solo due valori della variabile misurata: "sì" o "no", 0 o 1, acceso o spento, ecc.
I processori utilizzati nei computer elaborano i dati in sequenza, pezzo per pezzo. Ma l'alimentazione di ciascuna porzione successiva in essi richiede più tempo rispetto all'elaborazione, quindi, per accelerare il processo, i dati vengono forniti in gruppi di otto bit di informazioni. Una parte di questa dimensione è chiamata byte. Queste unità - byte - misurano la dimensione dei file, la capacità di dischi rigidi e ottici, unità flash e altri supporti di memorizzazione. Sono utilizzati anche in unità derivate che mostrano, ad esempio, la velocità di trasmissione dei dati su reti di computer.
Nel sistema metrico SI adottato nella maggior parte dei paesi, ai byte vengono applicati prefissi standard, che indicano la loro molteplicità di mille unità. Quindi 1 kilobyte significa 1000 byte, 1 megabyte equivale a un milione di byte, ecc. Gli stessi prefissi possono essere applicati ai bit, è importante non confondersi: 1 kilobit è otto volte meno di 1 kilobyte, così come 1 megabit è molto meno di 1 megabyte.
Una certa confusione è oggi associata alla natura binaria dell'unità minima di informazione, poiché l'insieme dei prefissi utilizzati nel sistema SI è progettato per il sistema decimale. Pertanto, ad esempio, su una scheda flash secondo le regole del sistema SI, viene indicata una capacità di 1 gigabyte, ma in realtà contiene meno informazioni. Per evitare ciò, la Commissione Elettrotecnica Internazionale, nel 1999, ha introdotto altri prefissi per indicare la molteplicità dei byte. Invece del prefisso "kilo", dovrebbe essere usato "kibi" - 1 kibibyte è uguale a 2¹⁰ = 1024 byte. Esistono sostituzioni simili per megabyte (mebibyte), gigabyte (gibibyte), ecc. Tuttavia, un tale sistema di designazione delle unità informative non ha ancora ricevuto un'ampia diffusione.
